Una svolta epocale nel panorama audiovisivo europeo segna l’addio al geo-blocking, con il Parlamento europeo che ha approvato la rimozione di queste restrizioni, consentendo così la visione di streaming provenienti da paesi stranieri. La decisione implica la fine delle licenze territoriali e apre la strada a una nuova era di fruizione dei contenuti digitali.
La risoluzione, approvata con un netto margine di voti favorevoli (376), segna un cambiamento significativo che potrebbe influenzare profondamente il panorama calcistico, coinvolgendo campionati nazionali e coppe europee. La Commissione europea sarà ora incaricata di elaborare un nuovo regolamento entro il 2025, delineando le linee guida per questa rivoluzione nell’erogazione dei servizi di streaming.
Il geo-blocking, un ostacolo che impediva agli utenti di abbonarsi a servizi streaming stranieri, è stato superato con questa decisione del Parlamento europeo. In passato, il regolamento del 2018 limitava l’applicazione delle restrizioni geografiche all’interno dell’Unione europea, ma escludeva i servizi audiovisivi, compresi quelli dedicati alla trasmissione di eventi sportivi con licenze territoriali esclusive.
Questa decisione apre nuove prospettive per gli appassionati di calcio e per gli amanti dello streaming, consentendo loro di sottoscrivere abbonamenti per la Serie A, ad esempio, direttamente in Germania o in Francia.
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