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Il futuro di Twitch: Obiettivi di breve e lungo periodo

Il futuro di Twitch: Obiettivi di breve e lungo periodo


Nell’ultimo periodo Twitch che ricordiamo essere di Amazon, ha cominciato a pubblicare revisioni sia sulle retribuzioni degli streamer che sul lato squisitamente tecnico. Chi non mastica di marketing e di streaming forse non sta dando molto peso a quello che sta succedendo realmente all’interno della piattaforma.

Ripercorriamo i punti salienti di questi ultimi mesi:

21 Settembre 2022: Il CEO di Twitch Dan Clancu pubblica una lunga lettera rivolta a tutti gli streamer, dove elenca in modo minuzioso i maggiori problemi attuali della piattaforma che possono essere riassunti in breve. La piattaforma non riesce a rientrare dei costi e con molta probabilità la società madre Amazon sta pressando per maggiori utili.

 

  • Revenue: Le nuove revenue che includevano condivisioni 70/30 per streamer di alto profilo , da Giugno 2023 superati i 100.000$ si convertiranno in automatico al profilo 50/50.

 

  •  Costi Server: I maggiori costi che sostiene Twitch sono le dirette in live che mediamente hanno dei prezzi non sostenibili per nessuno streamer singolarmente. Anche se forniti dalla casa madre Amazon con prezzi sicuramente scontati, nel lungo periodo la piattaforma non riesce più a rientrare dei costi. In base teorica Twitch affronta un costo che si aggira dai 4 ai 6 milioni di dollari mensili (fonte).

 

  • Pubblicità: Le pubblicità sulla piattaforma sono aumentate a dismisura da Settembre 2022. Non è raro per ogni singola sessione live i passaggi pubblicitari si aggirino dai 5 a 9 in sequenza senza possibilità di skipping. L’obiettivo non dichiarato è costringere ogni streamer a lavorare mensilmente oltre le 200 ore concedendo dei premi sui piani tariffari al raggiungimento degli step necessari.

Successivamente alla lettera del CEO , molti streamer di alto profilo hanno lasciato la piattaforma per migrare su Youtube. Su twitter è partito l’hashtag #BoycottTwitch.

Constance Knight vicepresidente senior dei creatori globali di Twitch si è dimessa il giorno stesso la divulgazione della lettera.

Quale futuro? Twitch è l’unica piattaforma attualmente esistente che può confrontarsi con Youtube, ma ha anche dei problemi strutturali che ne sta minando le fondamenta. Forte dei 30 milioni utenti mensili la piattaforma ha onestamente detto a tutti gli streamer la situazione attuale, cosa rara nel mondo digitale.

L’acquisto di Twitch da parte di Amazon risale a molti anni fa in uno scenario completamente diverso da ora. La nascita di Prime Video potrebbe aver scansato gli obiettivi  di monetizzazione prefissati nel lungo periodo.

Un ottimo video dove vengono affrontati tutti questi problemi:

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