La restrizione shadow ban è stata introdotta per punire gli utenti che violano le regole dei social media. Ad esempio, quando vieni shadowbannato su Instagram, nessuno tranne i tuoi abbonati può vedere i tuoi post nel feed, non vengono inclusi nelle raccomandazioni, è impossibile trovare le tue foto tramite hashtag e, di conseguenza, la portata dell’audience e il numero di nuovi utenti diminuiscono. L’assistenza tecnica di Facebook ha negato l’esistenza degli shadow ban per quasi un anno e solo alla fine del 2018 ha reso pubbliche le ragioni per cui ci si può imbattere in uno shadow ban su Instagram:
1. Acquisizione di abbonati in modo fraudolento.
2. Utilizzo di servizi di pubblicazione automatica.
3. Reclami di massa.
4. Attività sospette.
Uno shadow ban su Twitch potrebbe compotare:
– Nessuno, incluso i tuoi abbonati, riceverà una notifica quando inizi una trasmissione.
– Il tuo canale non apparirà più nella categoria selezionata (anche se ci sono solo altre 3 persone in trasmissione).
– Inoltre, i tuoi follower non vedranno la tua attività nel riquadro laterale in cui viene visualizzato l’elenco dei canali monitorati.
– Il tuo canale su servizi di terze parti che utilizzano le API di Twitch verrà contrassegnato come Offline e potrebbero non funzionare correttamente.
– Il tuo canale non apparirà nelle ricerche (non verrà mostrata l’informazione che sei online) e nelle raccomandazioni degli utenti di Twitch.
– La tua trasmissione sarà disponibile solo tramite un link diretto.
Specifichiamo che non esiste alcuna menzione ufficiale dell’esistenza degli shadow ban da parte di Twitch stesso. Tuttavia, le prove circostanziali suggeriscono che Twitch abbia attuato determinati algoritmi legati alla marcatura offline di alcune trasmissioni a marzo 2020. Inoltre, è possibile che Twitch non abbia intenzione di divulgare informazioni sulla configurazione dei suoi algoritmi per imporre uno shadow ban.
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