The Neon Demon è fra noi!

Dopo 3 anni di attesa, Nicolas Winding Refn torna dietro la cinepresa con un thriller degno del miglior Dario Argento.
Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa avvincente produzione.

Refn è il tipico regista capace di polarizzare l’attenzione non solo degli addetti ai lavori ma anche del grande pubblico.
Nonostante l’innegabile talento di cui è dotato non tutti riescono ad apprezzare le sue pellicole, gli immancabili riferimenti al cinema italiano anni ’60 e ’70 ed in particolare a Bava ed Argento, da alcuni vengono osannati da altri vengono considerati delle semplici riproposizioni di qualcosa di già visto.

The Neon Demon è l’esempio perfetto di tale divisione di pareri, ed è pieno di esempi
che potrebbero giustificare entrambe le opinioni su di lui.
La trama è estremamente lineare, riadattando in parte il tema descritto magistralmente da
Aronofsky in Il Cigno Nero, ossia la lenta corruzione di una giovane promessa della moda.
In The Neon Demon veniamo accompagnati passo passo nel torbido mondo della moda letto dalla
lente di Refn dove la giovane Jesse dopo essere entrata in contatto con uno dei più grandi manager di moda della California viene da lui portata sempre più in alto nel suo ambito lavorativo ma contemporaneamente viene corrotta e portata ogni giorno più in basso in un incubo dominato da magia, controllo e misteriose sparizioni.

Come accennavamo precedentemente Refn è riuscito a creare il film “perfetto” per gli amanti delle citazioni, al punto che è possibile affermare che l’intera seconda parte della pellicola potrebbe essere stata tranquillamente girata dall’Argento dei tempi di Suspiria.
L’uso delle luci, i movimenti di camera ed anche la descrizione visuale del lento “decadimento” di Jesse sono state, per noi, uno dei momenti migliori che il cinema ha proposto in questo 2016.

Per concludere non possiamo che consigliarvi la visione di questa pellicola in particolar modo se anche voi, come noi, avete apprezzato le precedenti pellicole di Refn e siete amanti del cinema italiano degli anni ’60 e ’70.

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Redazione
Tags: coperinta

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