Video: Cosa Succederebbe in una Guerra Nucleare? Il Progetto PLAN A lo Mostra in 4 Minuti
PLAN A è un cortometraggio audio‑visivo di circa 4 minuti, creato dal team SGS (Alex Wellerstein, Tamara Patton, Moritz Kütt, Alex Glaser, con supporto di Bruce Blair, Sharon Weiner e Zia Mian), con sonoro di Jeff Snyder. Il video simula un’ipotetica escalation di un conflitto nucleare tra Stati Uniti e Russia, impiegando dati realistici su ordigni, piani bellici e target.
- Forze nucleari e obiettivi: Viene utilizzata un’analisi dettagliata delle attuali forze nucleari e dei piani strategici sia statunitensi sia russi, con specifici target e sequenze di lancio .
- Fasi della guerra: Il video mostra l’evoluzione dell’attacco in tre momenti: nucleare tattico, strategico, e infine offensiva su centri urbani.
- Fatalità iniziali: Le stime dei morti e feriti nelle prime ore si basano sui calcoli di NUKEMAP, limitati però alle morti immediate da esplosione nucleare (senza includere fallout o effetti a lungo termine)
Risultati drammatici
Secondo la simulazione, entro poche ore dall’inizio del conflitto le vittime supererebbero 90 milioni, solo contando le morti immediate . Gli effetti reali sarebbero certamente molto più devastanti se si considerassero radiazioni, collasso sanitario e impatti ambientali.
Obiettivo della simulazione
SGS ha realizzato questo video per rendere visibili, nel modo più diretto e immediato, le conseguenze potenzialmente catastrofiche delle attuali strategie nucleari. Il progetto nasce in risposta alla recente crisi dell’architettura del controllo nucleare: dismissione di trattati, sviluppo di nuovi ordigni e ampliamento delle condizioni d’uso da parte di USA e Russia
PLAN A è un’opera potente che unisce dati realistici a narrazione visiva, capace di offrire un impatto immediato sulla mente degli spettatori. Il suo scopo non è solo informare, ma scuotere l’opinione pubblica e rendere urgente il dibattito su disarmo, controllo degli armamenti e responsabilità globale. La sua cifra narrativa – lucida, scientifica ma evocativa – lo rende uno strumento di comunicazione efficace e inquietante sulle conseguenze del nucleare.
