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Facebook e la pubblicità: accoppiata perfetta


La pubblicità è spesso la maggiore fonte di guadagno per gran parte dei mass media, quali giornali, televisione e anche Internet. Le inserzioni pubblicitarie che si trovano su un giornale, in un canale televisivo o in una pagina web, non sono messe a caso, ma vengono scelte secondo dei criteri più o meno precisi.

Per quanto riguarda la televisione si tende a valutare la fascia d’età che solitamente guarda quel determinato programma, proponendo pubblicità consona all’età dei telespettatori: per esempio se il canale in quel momento trasmette dei cartoni animati, è assai probabile che la pubblicità si incentri prevalentemente su oggetti come i giochi.

In Internet le cose vanno un pò diversamente. Prendiamo ad esempio Google AdSense che, collegato ad AdWords, sceglie l’inserzione da proporre nella pagina web che si sta visitando in base all’argomento trattatovi: per esempio se state leggendo su un blog una recensione su un cellulare, è molto probabile che AdSense proponga inserzioni pubblicitarie relative ai telefoni cellulari o a negozi online che li vendono. 

Per Facebook il discorso è un pò diverso: grazie alle innumerevoli informazioni personali che ha in possesso su ogni persona, è in grado di stabilire dei criteri di scelta delle inserzioni molto più precisi, proponendo della pubblicità personalizzata per ogni utente. In un web che dall’avvento dei social network sta perdendo sempre di più la propria privacy personale, Facebook conosce non solo la nostra età certa, ma anche il sesso, la città in cui abitiamo, che scuola frequentiamo o che lavoro facciamo, la nostra religione, i nostri interessi, gusti (i film e la musica che ci piacciono ad esempio) e molto altro, riportati sia nelle nostre informazioni personali (più o meno curate a seconda della persona in questione) sia in ciò che condividiamo nella nostra bacheca.

Per farvi un esempio molto concreto: Facebook sa perfettamente in che città abito e perciò mi propone sempre alcune inserzioni di candidati per le elezioni comunali che si svolgeranno a breve. Capite perfettamente quanto più precise e potenzialmente interessanti risultano essere le inserzioni di Facebook rispetto a quelle di AdSense e quanto ottimamente sono capaci di inquadrare il target su cui chi decide di pagare l’inserzione punta, a differenza della pubblicità televisiva, che basa la sua forza principalmente sulla suggestione delle immagini che propone.

Come riporta BusinessMagazine, inoltre, si stima che ad oggi Facebook generi un terzo (il 31% circa) delle impression di banner pubblicitari dell’intero web, nel territorio statunitense, per non parlare dell’incredibile crescita avvenuta in quest’ultimo anno su questo fronte (l’anno scorso le stime individuavano un 16%). Mettiamoci pure che Facebook è il secondo sito per visite al mondo ed il primo per minuti giornalieri passati in media dagli internauti ed ecco servito un vero e proprio Paese della cuccagna per gli inserzionisti e siamo certi che la crescita continuerà ad avvenire.

Se qualcuno di voi ha visto il celebre film del 2010 “The Social Network”, ricorderà sicuramente la questione legata alla pubblicità sul portale, accantonata per evitare che potesse minare il successo di Facebook, in quel momento solo agli inizi di una scalata incredibile che ora l’ha portato alla vetta consentendogli, ora si, di inserirvi inserzioni pubblicitarie senza il pericolo di perdere utenti e di rovinare quanto fatto.

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